Riconoscere e superare il trauma psicologico.

Il trauma psicologico è una risposta emotiva a un evento negativo. Arrivare a comprendere che potremmo essere traumatizzati è il primo passo verso la guarigione.

Il trauma psicologico ha un impatto su molti di noi: si stima che il 70% degli adulti negli Stati Uniti sperimenterà qualche evento traumatico nel corso della propria vita, il 20% svilupperà un disturbo da stress post-traumatico in seguito al fatto.

Il trauma è una risposta emotiva a un evento negativo. Gli effetti possono essere travolgenti e difficili da comprendere. Poiché il trauma psicologico può essere così difficile da elaborare, spesso non c’è piena consapevolezza dell’impatto completo che ha sulla nostra vita.

Fra gli effetti più comuni si possono sperimentare:

ricordi, sogni, flashback intrusivi che riguardano l’evento traumatico e possono disturbare le attività, relazioni o percezioni ambientali del momento.

– il desiderio di evitare tutto ciò che si associ all’evento traumatico. Possono essere ricordi spiacevoli, pensieri, sentimenti ma anche fattori esterni quali persone, luoghi, conversazioni, attività, oggetti e situazioni che possono ricordare l’evento traumatico. L’evitamento può essere consapevole, ma anche inconsapevole (semplicemente non si riesce a spiegare perchè dopo il trauma si tenda ad evitare alcuni luoghi, persone di un certo tipo o situazioni particolari)

visione distorta dell’evento traumatico: si possono dimenticare informazioni rilevanti, sviluppare persistenti ed esagerate convinzioni su se stessi, gli altri, o sul mondo. Possono manifestarsi pensieri distorti relativi alla causa o alle conseguenze dell’evento traumatico che portano a colpevolizzare sè stessi o gli altri. Si può inoltre sperimentare uno stato persistente di paura, orrore, rabbia, colpa o vergogna, marcata riduzione di interesse o partecipazione ad attività significative, sentimenti di distacco o di estraneità verso gli altri o incapacità di provare emozioni positive come felicità, soddisfazione o amore.

– si può sviluppare irritabilità ed esplosioni di rabbia (con minima o nessuna provocazione) espressi in forma di aggressione verbale o fisica nei confronti di persone o oggetti, comportamento spericolato autodistruttivo, ipervigilanza, esagerate risposte di allarme, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno.

– i sintomi causano un significativo peggioramento della qualità di vita o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.

A seguito di un evento stressante, oltre a sviluppare un PTSD, si possono manifestare anche sintomi dissociativi di depersonalizzazione (sentirsi distaccati dai propri processi mentali come se si fosse un osservatore esterno al proprio corpo) e derealizzazione (persistenti o ricorrenti esperienze di irrealtà dell’ambiente circostante).

Da dove viene il trauma?
Per molte persone, il trauma ha origine nell’infanzia.

“I bambini sono particolarmente vulnerabili all’essere traumatizzati, perché sono congenitamente incapaci di capire se stessi o il mondo molto bene e devono fare affidamento in modo esclusivo su genitori che non sono sempre maturi, pazienti o equilibrati”.

I bambini che crescono con genitori violenti, negligenti o in condizioni di disagio sociale, hanno maggiori probabilità di essere traumatizzati, in particolare se ciò avviene durante i primi anni di sviluppo.

Tuttavia, il trauma può manifestarsi anche più tardi nella vita, si trova comunemente in coloro che sopravvivono a un’esperienza devastante, come essere in guerra, subire un incidente, sopravvivere ad una catastrofe naturale o perdere un caro in modo tragico.

Indipendentemente da ciò che causa il trauma psicologico, il sintomo principale è lo stesso: una paura pervasiva che altera il proprio comportamento.

“Le persone traumatizzate sono, sopra ogni altra cosa, spaventate”, “Hanno paura di avvicinarsi agli altri, di essere abbandonati, di essere umiliati e disonorati, di ammalarsi, probabilmente del sesso, dei viaggi, dei loro corpi, delle feste, dei pezzi chiave della loro mente e  in generale del mondo.”

Per coloro che hanno vissuto il trauma psicologico per la maggior parte della loro vita, questa paura può sembrare naturale, non provenire da se stessi ma da altre persone. Ad esempio, coloro che temono l’intimità possono attribuire problemi di relazione all’essere con la persona sbagliata; o quelli con bassa autostima possono credere che la gente pensi negativamente a loro.

In altre parole, il trauma colora la nostra visione della realtà, ma allo stesso tempo ci impedisce di notare la misura in cui stiamo osservando la vita attraverso una lente altamente distorta.

Come possiamo superare il trauma?
Il superamento di un trauma grave può richiedere anni di duro lavoro e il modo migliore per andare avanti è chiedere consiglio a uno psichiatra o uno psicoterapeuta che può aiutarti a trovare il trattamento più efficace per la tua situazione.

Tuttavia, vi sono prove del fatto che praticare mindfulness (in contesti terapeutici) può essere uno strumento utile nel processo di recupero, poiché aiuta a riconoscere i propri pensieri mentre appaiono, e favorisce la comprensione che questi pensieri non sono sempre reali.

“È un grande passo verso il benessere mentale essere in grado di essere utilmente sospettosi dei primi impulsi e iniziare ad osservare quanto il sospetto, la paura e l’odio verso se stessi portano a situazioni che veramente non li giustificano.

Riconoscendo la tua esperienza, puoi iniziare a capire cosa spinge i tuoi sentimenti di paura e ansia e cambiare la tua prospettiva nel tempo.

L’inizio della fine inizia con un piccolo passo: arrivando a capire che potremmo essere veramente traumatizzati, e che il mondo potrebbe non essere il luogo oscuro, spaventoso, travolgente e pieno di paura che avevamo sempre pensato che fosse.

Davide Boraso
Psicologo – Psicoterapeuta
Terapeuta EMDR e MindfulnessBCT.

 

Bibliografia

Van Der Kolk B. – Il corpo accusa il colpo. Raffaello Cortina. 2015

Herman J. – Guarire dal trauma. Affrontare le conseguenze della violenza, dall’abuso domestico al terrorismo. Magi. 2005

Associazione EMDR Italia – https://emdr.it/