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Liberarsi dal senso di colpa

Il senso di colpa è un comune stress emotivo, che le persone imparano a conoscere lungo il corso della vita. A piccole dosi, è utile: segnala quando le nostre azioni o mancanze hanno causato o potrebbero causare un danno (fisico, emotivo o di altra natura) a un’altra persona o situazione.
Ci spinge a riesaminare il nostro comportamento in modo da evitare gli stessi errori una seconda volta.

Come riconoscere le situazioni in cui può esserci utile? E come possiamo liberarci dal senso di colpa quando limita la libertà di agire?

1. Dai senso alla colpa ed riconoscine il suo scopo.

E’ utile, perché rappresenta un invito a cambiare il nostro comportamento, per non perdere persone significative della nostra vita e che potremmo aver ferito. In questo caso, si tratta di un sentimento sano che contribuisce a rimodulare il nostro comportamento e le nostre azioni. Diversamente è inappropriato: ad esempio, quello che sente una madre che rientra al lavoro dopo la maternità, dato alla paura che quella decisione possa danneggiare lo sviluppo del bambino è ingiustificato. Si tratta di un senso di colpa “insano” perché legato ad una lettura irrazionale della situazione e non come effetto di un comportamento che ha oggettivamente ha causato un problema o un danno evidente a qualcuno.

Viceversa, sentirsi in colpa per un’abbuffata di cibo o da “netflix”, rappresenta un avviso che il cervello ci da, per aver tenuto un comportamento dannoso per la salute o per il proprio benessere. In questo caso rappresenta un segnale utile a spingerci a cambiare comportamento. Il senso di colpa perdurerà nel tempo sino a quando non modificheremo atteggiamento che causa la situazione dannosa per noi.

2. Il senso di colpa ci rende riluttanti a goderci la vita.

A volte anche un piccolo senso di colpa può rovinarci le gioie della vita. In uno studio, ad alcuni studenti universitari veniva suscitato sperimentalmente un senso di colpa, dopodichè veniva chiesto loro di scegliere tra una serie di possibili ricompense per la partecipazione allo studio. Gli studenti a cui non era stato evocato il senso di colpa sceglievano musica e film come premio, mentre gli studenti che si sentivano in colpa sceglievano preferenzialmente materiale scolastico. Il senso di colpa potrebbe farci optare per saltare un’ occasione di festa, non festeggiare il nostro compleanno o non essere in grado di godere pienamente di una vacanza.

3. Il senso di colpa può condurci ad evitare le persone che abbiano ferito.

Quando ci sentiamo in colpa verso qualcuno che abbiamo ferito o danneggiato, tendiamo a prendere le distanze per evitare di entrare in contatto con il senso di colpa che ci evoca. Questa tendenza ad evitare i ricordi di colpa può estendersi a persone solo vagamente connesse e addirittura a cose o a luoghi ( “quello è il ristorante dove ho lasciato il mio ex… non voglio tornarci mai più”). Ciò può generare una spirale negativa in quanto evitare persone a noi care o luoghi amati, per allontanare il senso di colpa, può avere ripercussioni negative sull’umore.

4 . I sensi di colpa ci fanno sentire letteralmente più pesanti e affaticati.

Alcuni studi hanno messo in luce che sentirsi in colpa induce le persone a valutare il proprio peso corporeo come superiore di quanto non sia in realtà, nonché a percepire specifiche attività fisiche come più faticose e stancanti rispetto a quando non si sentono in colpa.

5. Le persone inclini a sentirsi in colpa tendono a temere di aver ferito qualcuno anche se non l’hanno fatto.

Quando la nostra “soglia” per il senso di colpa è molto bassa, rischiamo di sentirci colpevoli anche quando non dovremmo. Come risultato, possiamo concludere di aver ferito qualcuno anche quando non l’abbiamo fatto, e, di conseguenza, possiamo credere che alcune persone ci disapprovino quando non lo fanno. Ciò ci espone a un costante e non necessario stress che può influenzare negativamente la nostra qualità di vita e la nostra autostima.

6 . Impara dall’ esperienza.

Il senso di colpa non ha la funzione di farci stare male gratuitamente per il gusto di farlo; la sua funzione, come già detto, è farci porre l’attenzione sul nostro modo di agire, sulle scelte che facciamo affinché attraverso l’esperienza, possano migliorare. Non ha uno scopo punitivo. Concedetevi di sbagliare, ma non datevi addosso: nessuno nasce esperto di vita e di comportamenti sociali.

Il senso di colpa ci fa capire che: dobbiamo scusarci con la persona ferita, dobbiamo aumentare la consapevolezza prima di parlare o agire. Se il senso di colpa non è funzionale a correggere un comportamento adottato o un errore commesso non ha nessuna utilità. Invece di cercare di cambiare qualcosa di te è importante che tu capisca perché ti senti in colpa per un comportamento, o una scelta.

Ad esempio, alcune persone possono sentirsi in colpa quando desiderano fare qualcosa per se (fare una vacanza, godersi del tempo libero) ma temono non verrà accettata da un familiare che ha invece altri parametri personali (ad esempio lavorare senza sosta); si tratta di un conflitto tra il senso del dovere, il compiacere ed un desiderio personale sano ed innocuo. Si tratta di un diritto che l’individuo deve imparare a legittimarsi, cambiando mentalità rispetto a ciò che sente buono per se, anche se comporta la disapprovazione altrui.

7. Accetta gli errori e vai avanti.

Se ci accorgiamo di aver tenuto comportamenti scorretti o di aver causate dolore a qualcuno, per superare il senso di colpa dobbiamo ricordare che il passato non cambierà. Ciò che è fatto è fatto! Protrarre all’infinito il senso di colpa non servirà a cambiare le cose. Possiamo però scusarci, e prima saremo in grado di farlo, prima il senso di colpa smetterà di influenzarci. Scusatevi con gli altri e perdonatevi per non essere perfetti e, anziché rimuginare in modo ossessivo sui fatti e su cosa avreste dovuto fare di diverso, passate oltre.

Anche se i nostri amici o familiari sembra che conducano una vita perfetta, ricordate che nessuno lo è realmente. Evitate di ricercare la perfezione in ogni aspetto della vostra vita, limitate la pressione su di voi e di essere troppo esigenti perché queste richieste impossibili sono un’ottima ricetta per il fallimento: la perfezione non può essere raggiunta.

E’ necessario accettare che siamo essere umani ed è intrinseco in ognuno di noi la possibilità di sbagliare. Non dobbiamo avere la pretesa di essere persone ideali o, all’ opposto, passare giorni, settimane e mesi col senso di colpa per aver agito male o a rimuginare sulle alternative che potevate avere. Probabilmente avete agito al meglio delle vostre possibilità in quella situazione ed ora avere più informazioni per affrontare situazioni simili in futuro. Ricorda che la vita è cosi: fatta di tentativi, errori e apprendimenti continui. Cerca di essere indulgente con te stesso.

Il senso di colpa è un meccanismo controverso, a volte utile, altre meno. La prossima volta che vi sentirete in colpa cercate di capire se è collegato qualcosa di razionale o irrazionale; nel primo caso vi sta insegnando qualcosa, nel secondo vi sta impedendo di agire legittimamente. Dare un dispiacere a qualcuno non significa danneggiarlo gravemente.

Se il senso di colpa irrazionale domina gran parte della propria vita, può essere utile intraprendere un percorso di psicoterapia per neutralizzare o depotenziare il meccanismo che lo mantiene attivo.

Davide Boraso
Psicologo – Psicoterapeuta
Terapeuta EMDR e MindfulnessBCT.

 

Bibliografia 

Per approfondire: https://www.psychologytoday.com/intl/blog/the-squeaky-wheel/201411/10-things-you-didnt-know-about-guilt

Kabat-Zinn – Vivere momento per momento. EdTea 2010.