Un professore di psicologia ci illustra metaforicamente come funziona lo stress.
Vorrei riproporre questa storiella che a mio parere può riassumere bene quali effetti negativi possano portare i pensieri e le preoccupazioni coltivate all’eccesso.
La mindfulness può offrirci gli strumenti per affrontare questi pensieri nel migliore dei modi e insegnarci a dedicar loro il giusto tempo.
Buona lettura!
Il professore della Facoltà di Psicologia fa il suo ingresso in aula. Il suo corso è uno dei più frequentati. Prima che inizi la lezione c’è un gran vociare tra gli studenti che, riuniti a piccoli gruppi, parlano tra loro.
Il professore tiene in mano un bicchiere d’acqua. Nessuno nota questo dettaglio finché il professore, sempre con il bicchiere d’acqua in mano, inizia a girovagare tra i banchi dell’aula. Il professore cammina, incrocia gli sguardi dei ragazzi, ma rimane in silenzio.
Gli studenti si scambiano sguardi divertiti, ma non sono sorpresi. Qualcuno pensa che il gesto serva a introdurre una lezione sull’ottimismo e sul classico esempio del bicchiere mezzo pieno, o mezzo vuoto.
Il professore, invece, si ferma, e domanda ai suoi studenti:
– “Secondo voi quanto pesa questo bicchiere d’acqua?”
Gli studenti sembrano un po’ spiazzati dalla domanda, ma in molti rispondono ipotizzando un peso compreso tra i 200 e i 300 grammi.
– “Il peso assoluto del bicchiere d’acqua è irrilevante” – risponde il professore – “Ciò che conta davvero, è per quanto tempo lo tenete sollevato!”
Felice di aver catturato l’attenzione dei suoi studenti, il professore continua:
– “Sollevatelo per un minuto, e non avrete problemi!
Sollevatelo per un’ora, e vi ritroverete un braccio dolorante…
Sollevatelo per un’intera giornata, e vi ritroverete un braccio paralizzato!”
Gli studenti continuano ad ascoltare attentamente il loro professore di psicologia:
– “In ognuno di questi tre casi il peso del bicchiere non è cambiato!
Eppure, più il tempo passa, più il bicchiere sembra diventare pesante…
Lo stress e le preoccupazioni, sono come questo bicchiere d’acqua.
Piccole o grandi che siano, ciò che conta è quanto tempo dedichiamo loro.
Se dedichiamo ad esse il tempo minimo indispensabile, la nostra mente non ne risente.
Se iniziamo a pensarci più volte durante la giornata, la nostra mente inizia ad essere stanca e nervosa.
Se pensiamo continuamente alle nostre preoccupazioni, la nostra mente si paralizza!”
Il professore capisce, di avere la completa attenzione dei suoi studenti, e decide di concludere il suo ragionamento:
– “Per ritrovare la serenità, dovete imparare a lasciare andare lo stress e le preoccupazioni.
Dovete imparare a dedicare loro il minor tempo possibile, focalizzando la vostra attenzione su ciò che volete, e non su ciò che non volete!
Dovete imparare a mettere giù il bicchiere d’acqua!”
Quindi non affannatevi, dunque, per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno, basta la sua pena!
Davide Boraso
Psicologo – Psicoterapeuta
Terapeuta EMDR e MindfulnessBCT.
Bibliografia
Danny Penman, J. Mark G. Williams e Robert Arthur – Metodo Mindfulness. ed. Mondadori 2014.
Jon Kabat-Zinn – Mindfulness per principianti. Ed. Mimesi 2014.