Prevenire i disturbi mentali nei bambini.

I disturbi mentali nei bambini In Italia sono in crescita: si contano  400 mila tra bambini e adolescenti che soffrono di disagio psichico. A circa 20 mila di loro vengono prescritti psicofarmaci: le conseguenze di tale utilizzo, di cui spesso vi è un abuso e non una reale necessità, possono essere più deleterie dei benefici stessi.

I disturbi mentali nei bambini correlano con fenomeni di bullismo e cyberbullismo in crescita, bullismo su web che risulta essere più pericoloso e subdolo di quello praticato nei cortili di scuola.
Vi è inoltre un maggiore accesso alle informazioni da parte dei bambini, senza che queste vengano sottoposte ad alcun controllo, e non tutti i minori sono equipaggiati per gestire tali informazioni.

I genitori dovrebbero inoltre considerare l’impatto che i media esercitano sull’immagine corporea dei figli, in quanto propongono in maniera pressante canoni estetici che inneggiano alla magrezza estrema, e corpi privi di “imperfezioni”, quasi plastici e ciò può danneggiare sia i ragazzi, ma soprattutto le ragazze.

Il dato che emerge in Italia non è confortante: 1 minorenne su 10, di età compresa tra i 15 e il 16 anni, utilizza impropriamente psicofarmaci, senza alcuna prescrizione medica. E a farne un uso incontrollato sono più le ragazze (13%), rispetto ai ragazzi (7%).

Anche se probabilmente i dati sono sottostimati si ritiene che 1 bambino su 5 abbia disturbi legati alla salute mentale
– I disturbi dello spettro ADHD (deficit di attenzione/iperattività) sono aumentati del 43%. Su questo dato potremmo stare a discutere a lungo, probabilmente criteri più stringenti hanno incluso in diagnosi comportamenti considerati normali fino a qualche anno fa; questo dato a mio avviso, è il meno significativo.
Senza dubbio degno di maggior attenzione il fatto che:
 Fra gli adolescenti, la depressione è aumentata del 37%
Nei ragazzi tra i 10 e i 14 anni, i suicidi sono aumentati del 200%.

Quali spiegazioni potrebbe avere una crescita così ampia di disturbi mentali nei bambini, fenomeno destinato a peggiorare in mancanza di politiche sociali efficaci?

Oggi, spesso, i bambini vengono privati delle basi per un’infanzia sana.
Infatti per crescere in modo equilibrato, necessitano di:

genitori emotivamente presenti. Es. Se mio figlio sta raccontando la sua giornata e io sto scrivendo una mail oppure sto giocando con lo smartphone non sono emotivamente presente. La presenza emotiva si concretizza con il contatto oculare e l’interesse, senza distrazioni per ciò che ci stanno raccontando (varrebbe per chiunque non solo per i figli, ma non pretendiamo troppo);

limiti ben definiti e figure guida. Es. Se viene data una regola perchè ritenuta importante, va mantenuta: se la televisione si può vedere per un’ora dev’essere un’ora, ogni deroga immotivata genera confusione nel bambino e l’idea che sia tutto negoziabile. La vita adulta non funziona poi così, il margine di negoziazione è spesso sottile, provate a non pagare le tasse perchè le ritenete ingiuste!

Alimentazione equilibrata e numero adeguato di ore di sonno, movimento e vita all’ aria aperta, gioco creativo, interazioni sociali, opportunità di avere del tempo libero e momenti di noia.

Al contrario oggi, fortunatamente non sempre, ai bambini vengono offerti: genitori “digitalmente distratti”, madri e padri indulgenti che permettono ai figli di “comandare”, convincimento che tutto è dovuto, alimentazione non equilibrata, poche ore di sonno, vita sedentaria dentro casa, stimolazioni continue, baby sitter tecnologiche, gratificazioni immediate, assenza di momenti di noia.

Cosa fare dunque? Alcune indicazioni suggerite da Victoria Prooday, psicoterapeuta canadese:

– Fissate dei limiti, e ricordate che voi siete i genitori del bambino, non degli amici.
– Offrite al bambino uno stile di vita di bilanciato, ricco di ciò di cui ha bisogno, fornitegli una dieta equilibrata e limitate gli snack.
– Non abbiate paura di dire “No!” quando ciò che il bambino vuole non è ciò di cui ha bisogno.
– Trascorrete almeno un’ora al giorno in uno spazio verde: andando in bici, camminando, pescando, osservando animali.
– Mettete via i cellulari durante i pasti.
– Fate giochi da tavolo.
– Fate svolgere al bambino piccoli lavori domestici.
– Assicuratevi che il bambino dorma un numero sufficiente di ore in una camera priva di dispositivi tecnologici.
– Siategli vicini dal punto di vista emotivo: sorridetegli, abbracciatelo, leggete per lui, giocateci insieme.

Insegnate loro la responsabilità e l’indipendenza e non proteggeteli dai piccoli fallimenti. In questo modo, impareranno a superare le grandi sfide della vita.
Non siate voi a preparargli lo zaino per la scuola, non portateglielo, non sbucciate una banana per un bambino di 5 anni. Insegnategli piuttosto come si fa.
Cercate di ritardare le gratificazioni e fornitegli opportunità di “annoiarsi”, perché è proprio nei momenti di noia che si risveglia la creatività.

Davide Boraso
Psicologo – Psicoterapeuta
Terapeuta EMDR e MindfulnessBCT.

Fonte originale.
https://yourot.com/parenting-club/2017/5/24/what-are-we-doing-to-our-children