Saper come rispondere a chi è aggressivo può far la differenza per il nostro benessere; infatti viviamo in una società competitiva che scatena rivalità senza esclusione di colpi.
Spesso, purtroppo, il comportamento aggressivo è il modello più utilizzato per farsi largo nella vita.
Sarà probabilmente capitato a tutti in almeno qualche circostanza, di avere a che fare con persone
aggressive, controllanti o intimidatorie all’interno della propria sfera privata o nell’ambiente lavorativo.
Inizialmente possono apparire come individui tutto sommato tranquilli, tuttavia possono trasformarsi in
breve tempo in soggetti ostili, subdoli, che creano numerosi conflitti e orchestrano sotterfugi.
Quando si entra in relazione con questo tipo di persone può capitare che la nostra vita diventi un
vero e proprio inferno (basti immaginare di avere un capo o un collega di lavoro del genere con cui siamo
costretti ad interagire tutti i giorni) e saper come rispondere a chi è aggressivo è fondamentale.
Ma da cosa si riconosce che una persona è abitualmente aggressiva?
Vi sono alcune caratteristiche che se riscontrate dovrebbero illuminarci e farci attivare le risposte più adeguate.
Eccone alcune:
– I suoi discorsi sono frequentemente concitati ed ha la tendenza a monopolizzare la conversazione.
Non rispetta i turni di parola e interrompe spesso senza lasciar terminare i concetti;
– Utilizza una gestualità o troppo confidenziale o invadente: punta il dito, si avvicina troppo fisicamente, è minaccioso agitando le mani o battendo i pugni sul tavolo;
– il tono della voce è spesso alto, urla o strepita. Altre volte la voce è stridente come un ringhio;
– lo sguardo è percepito come minaccioso e inquisitore, non esprime mai allegria o simpatia. Al suo cospetto
ci si sente sempre sotto analisi o sotto accusa;
– tende ad occupare con invadenza lo spazio fisico circostante, si muove con ampi gesti delle braccia e
lunghe falcate delle gambe. Spesso è teatrale, occupa i posti degli altri e sposta gli oggetti a suo piacimento.
Se si riscontrano alcune di queste caratteristiche è possibile che sia abbia a che fare con una persona
che tende ad essere aggressiva e controllante, tuttavia seguendo alcune accortezze comunicative potremmo
ridimensionare il potere di questi atteggiamenti all’interno della relazione.
Ecco qualche esempio.
– Avere sempre in mente i propri diritti:
quando ci si relaziona con queste persone a forza di subire soprusi e sottili intimidazioni so può perdere di vista quelli che sono i propri diritti. Ciò che dovrebbe essere scontato, se interagiamo a lungo con persone prepotenti e aggressive, può passare in secondo piano o di non avere più in mente quali siano le giuste concessioni.
Abbiamo invece il dovere di pretendere i nostri diritti.
Eccone alcuni da non dimenticare mai:
* diritto di essere rispettati,
* diritto di esprimere la propria opinione, sentimenti e desideri,
* diritto di ottenere quello per cui avere pagato,
* diritto di dire “no” senza sentirsi in colpa.
– Mantenete i giusti limiti durante la comunicazione.
è fondamentale impostare le opportune distanze relazionali in ogni comunicazione, ciò è però ancora più importante se ci troviamo a dover interagire con una persona aggressiva. Cerchiamo di bloccare sul nascere ogni possibile problema, sottomissioni o soprusi non possono mai essere tollerati, perchè ciò incoraggerà il comportamento aggressivo dell’altro e si intensificherà nel tempo. Può inoltre essere utile, nel caso si debbano fare accuse evitare frasi che inizino con il pronome “tu”perchè è più facile che si scateni un litigio. Molto meglio utilizzare “io”, il “noi” o frasi impersonali.
– Provate ad utilizzare l’umorismo.
L’umorismo è ormai riconosciuto in molteplici studi come un aspetto della comunicazione che produce benessere. Può essere infatti efficacemente utilizzato per disinnescare i comportamenti aggressivi: ad esempio una battuta o una frase scherzosa potrebbero alleggerire la tensione o portare un sorriso sul volto di chi ci affligge.
– Cercate di rimanere tranquilli, senza perdere la calma.
Spesso le persone aggressive provano un certo piacere nel far perdere le staffe agli altri, in questo modo si
sentono autorizzati a rispondere a tono e a diventare ancora più aggressivi.
Se si riesce a mantenere la calma si disinnesca questo meccanismo che ci mette in una condizione di
debolezza.
Un modo per provare a mantenere la calma può essere quello di sintonizzarsi sul proprio respiro e contare una decina di respirazioni. Al termine si può pensare alla risposta migliore da dare.
Ricordiamoci che nessuno ci costringe a dare risposte immediatamente; se ci sentiamo molto agitati o arrabbiati possiamo prendere qualche minuto di riflessione con frasi come: “certo, mi dia qualche minuto per pensarci e le rispondo” oppure “devo pensarci, perchè vorrei rispondere il meglio possibile”.
Mantenere il controllo è fondamentale per avere lucidità e gestire al meglio la situazione in cui ci troviamo.
Davide Boraso
Psicologo – Psicoterapeuta
Terapeuta EMDR e MindfulnessBCT.
Bibliografia.
Daniel Goleman – Lavorare con Intelligenza Emotiva. Rizzoli 2011.
Travis Bradberry – Intelligenza Emotiva 2.0 Feltrinelli 2013.
Robert Sutton – Il metodo antistronzi. Mondo libri 2007.