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Benessere di coppia.

Ci sono alcuni comportamenti che se protratti nel tempo possono minare il benessere di coppia. Vediamone alcuni e le possibili alternative più funzionali.

La critica continua e distruttiva:
la critica è diversa dalla lamentela o dal disappunto per un’azione che non ci piace o ci fa stare male. La critica colpisce profondamente la persona che la subisce e invece che limitarsi alla situazione specifica è generalizzata a tutto l’individuo.

Esempio: Non mi consideri mai… Ti fai sempre gli affari tuoi… Sei un/a cretino/a…
Sono critiche generiche che non favoriscono la crescita, la persona che le subisce può non comprenderne il motivo preciso e si possono generare sentimenti di rabbia e frustrazione. Molto meglio manifestare il proprio disagio per qualcosa di preciso e magari proporre delle alternative.
Esempio: La risposta che mi hai dato mi rende triste… Mi aspettavo di essere coinvolto/a in quella decisione, la prossima volta potremmo valutare insieme… Sono annoiata, andiamo a farci una passeggiata?

– Il disprezzo:
gli insulti, il rigido sarcasmo o farsi beffe dell’altro (come sbuffare, alzare gli occhi al cielo, o imitarlo) può far sentire il partner come una persona degna di poco valore o profondamente disprezzata. Anche se possono sembrare elementi poco rilevanti, in realtà secondo alcuni studi, il disprezzo protratto costituirebbe il più importante predittore di divorzio.

– Assumere una posizione ostruzionista:
si assume questa posizione quando uno dei due partner, o entrambi interrompono la comunicazione e si arroccano in un silenzio inscalfibile.
Vengono quindi eliminate o evitate reazioni, tentativi di dialogo o di riposta, di empatizzazione con l’altro.
Può essere una condizione molto dolorosa per chi la subisce e scatenare profonda frustrazione e rabbia che non fanno altro che peggiorare la situazione.

Preferite l’azione alla staticità quindi litigate, urlate, muovetevi, fate qualcosa, ma non assumete le sembianze di un muro!

– Assumere una posizione difensiva:
è un altro atteggiamento piuttosto comune che si riscontra nelle coppie in crisi e consiste nel trovare costantemente scuse per i propri sbagli e le proprie mancanze.

Esempio: Non ho pagato l’assicurazione perchè tu non me l’hai ricordato… Non ho preso le chiavi perchè tu le hai ritirate…
Non sono atteggiamenti funzionali, molto meglio pensare a strategie perchè non avvenga in futuro piuttosto che stare a discutere sul passato che non c’è più! Molto meglio ammettere quando si ha torto e stare zitti quando si ha ragione.

– L’utilizzo dei social network:
capita molto spesso nella nostra epoca storica che i social network siano fonte di informazione sul benessere o il malessere della coppia. Pare però, da alcuni studi effettuati all’università del Kansas, che la condivisione di emozioni ed esperienze molto intime sui social network abbia un effetto negativo sull’amore. I ricercatori avrebbero concluso che “l’eccesso di condivisione di dettagli della relazione sui social network condurrebbe alla conseguenza che uno dei due partner finirebbe per sentirsi meno unico e speciale, riducendo il livello di intimità e soddisfazione della coppia”

Per cui se proprio non potete fare a meno dei social network limitate le informazioni riferite alla relazione di coppia.

– Come comunicare l’arrabbiatura o il disappunto per un’azione che avrà conseguenze sulla coppia senza peggiorare la situazione?
Sembrerà banale dirlo, ma la comunicazione è importante. Si può dire qualunque cosa, ma il modo in cui lo diciamo produrrà conseguenze molto diverse. Nel manifestare il disappunto, c’è la possibilità di assumere un atteggiamento troppo remissivo, lasciando passare, oppure troppo aggressivo, sbottando con frasi come “Sei proprio un egoista” oppure “Sei proprio un superficiale”. Una buona modalità, in queste situazioni è utilizzare una formulazione più soft, con frasi come “Hai avuto un COMPORTAMENTO superficiale” oppure “Il tuo gesto è stato egoistico”. Sebbene le due frasi “Sei proprio un superficiale” e “Hai avuto un comportamento superficiale” sembrino uguali nel contenuto, in realtà sono piuttosto differenti. Il termine chiave sta nel verbo essere che, se utilizzato male, può risultare problematico. Dire “SEI proprio superficiale!!” significa identificare una persona esclusivamente con quel singolo attributo. Sostituire il verbo essere con il verbo avere (“HAI avuto un comportamento superficiale”), permette di contestualizzare il comportamento nella situazione e di esprimere un opinione senza essere offensivi verso il senso di identità più profondo della persona. Inoltre, è molto più semplice discutere con qualcuno che non ha la percezione che la sua identità sia stata ridotta ad un singolo comportamento. L’uso del verbo essere può essere una delle modalità comunicative più problematiche nelle relazioni di coppia.

Davide Boraso
Psicologo – Psicoterapeuta
Terapeuta EMDR e MindfulnessBCT.

 

Bibliografia 

John Gray – Gli uomini vengono da Marte, le donne vengono da Venere Ed. Rizzoli 2008.

Russ Harris – Se la coppia è in crisi Ed. Franco Angeli 2016.